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Orvieto, un altro Capodanno con Umbria Jazz Winter. Tante star per la 26° edizione

Il festival invernale dal 28 dicembre al 1 gennaio con concerti, gospel, jam session. Biglietti in vendita dal 31 ottobre

Una delle manifestazioni italiane del settore più longeve, che ha festeggiato l’anno scorso il quarto di secolo di vita. Ma anche la 26° edizione dell’Umbria Jazz Winter non scherza: nel cartellone scorrono i più bei nomi del jazz italiano come Rava, Fresu, Bosso, Boltro, quattro dei più importanti trombettisti. Fianco a fianco con personaggi di culto del jazz americano ed esponenti di generazioni diverse come Ethan Iverson e Barry Harris.

“Il programma conferma l’identità di una manifestazione colta ma non elitaria – spiegano gli organizzatori – che privilegia un rapporto profondo e motivato con la musica. Ma ci sono anche proposte più popolari, nel senso di generi musicali che vanno incontro ai gusti dei non addetti ai lavori o non specialisti, ma che rispondono ai requisiti di qualità che da sempre per Umbria Jazz sono imprescindibili”.

Ecco il programma giorno per giorno

Immutata la formula della manifestazione, collaudata ormai da anni e premiata dal gradimento del pubblico. I luoghi della musica sono il teatro Mancinelli, il museo Emilio Greco e le sale del Palazzo del Capitano del Popolo, tutti nel cuore dell'acropoli orvietana.

Musica non stop al Palazzo dei Sette e Jazz lunch e Jazz dinner al "Malandrino" e al "San Francesco". Presenti anche quest’anno i Funk Off che sfileranno per le vie del centro della Città della Rupe, diventati ormai colonna sonora ufficiale di Umbria Jazz.

E per chi vorrà far tardi, niente di meglio delle jam session che sono uno dei riti più identitari del jazz fin dalle sue origini. Si comincia a mezzanotte con la resident band (Piero Odorici e Daniele Scannapieco ai sax, Andrea Pozza al piano, Aldo Zunino al contrabbasso e Antony Pinciotti alla batteria) e si prosegue finché se ne ha voglia.

Restano centrali i due momenti che da sempre caratterizzano il festival.

Il primo è il concerto gospel che segue la Messa di Capodanno nel Duomo. I canti religiosi della tradizione afroamericana (quest'anno il New Direction Gospel Choir del Tennessee) sono una presenza fissa dei programmi del festival. Il secondo è la notte di capodanno con tre grandi veglioni in altrettanti locali e con concerti prima e dopo la mezzanotte.

Umbria Jazz offre anche quest'anno una vetrina di prestigio a due giovani formazioni: la vincitrice del Conad Jazz Contest 2018 ed il Berklee/Umbria Jazz Clinics 2018 Award Group, ovvero gli studenti più promettenti tra quelli che hanno frequentato i corsi estivi del College di Boston.

Riconoscimenti e altri progetti

Per la nuova Via della seta passa anche la musica. Umbria Jazz è stata ufficialmente inserita dal Forum Intergovernativo Italia Cina e dall’Ambasciata Cinese a Roma tra le eccellenze italiane protagoniste degli scambi culturali tra Italia e Cina.

Frutto, questo riconoscimento, del lungo lavoro della Regione e della stessa Umbria Jazz attraverso le sue numerose manifestazioni in Cina. Importante anche il ruolo della Fondazione Italia Cina. L’inserimento tra i soggetti protagonisti del Forum è prima di tutto uno stimolo a continuare sulla strada di una sempre maggiore presenza del festival all'estero.

L'ultima iniziativa cinese di Umbria Jazz, nella prima settimana di ottobre, è stata la partecipazione all'HB Town Music Festival di Changsha, per cui è stato allestito un cartellone con artisti italiani e americani. Umbria Jazz ha avuto in questa occasione il rango di ospite speciale con il compito di inaugurare il nuovo parco giochi e commerciale della metropoli cinese.

Intanto, si sta lavorando a una trasferta canadese: Umbria Jazz presenterà una solo piano performance di Danilo Rea il 21 novembre a Montréal, una delle capitali mondiali del jazz, sede di un importantissimo festival. Il concerto si inserisce in una iniziativa della Regione per promuovere l’Umbria e le sue eccellenze in Canada.

Ancora un ultimo riconoscimento per Umbria Jazz: il Premio Speciale Targa Mei Musicletter, riservato quest’anno al “Miglior festival musicale italiano”. La Targa Mei Musicletter, premio nazionale destinato al giornalismo musicale sul web, giunto alla sesta edizione, è stato ideato dal blogger Luca D’Ambrosio con il supporto del Meeting degli Indipendenti.

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